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Questa è una
storia particolare, che pur essendo qui seminascosta non è di secondaria
importanza. Facciamola breve: qualche tempo fa ho provato a cimentarmi anche con la narrativa. Narrativa, come sempre, molto specifica. Stavolta la mia ispirazione erano stati i famosi volumi di "Spazio: 1999" pubblicati dalla casa editrice AMZ nell'anno 1976. Erano, di fatto, gli episodi televisivi sotto forma di racconto (magari un po' troppo libero... parere personale) in bei volumi cartonati e patinati e conditi con dovizia di immagini tratte dagli episodi medesimi. Ebbene, alcuni anni mi è venuto in mente che per "U.F.O." (serial del medesimo produttore, di cui "Spazio: 1999" era inizialmente nato come seguito) non era mai stato fatto nulla del genere. E così, mi sono messo in testa di farlo io. Un lavoro enorme, che solo per passione si poteva fare: ho scritto le storie relative a tutti e 26 gli episodi, poi ho recuperato le relative immagini ed ho impaginato il tutto. Ma il lavoro, purtroppo, si è rivelato completamente inutile. Perché non ho trovato assolutamente nessuno disposto a pubblicare il mio lavoro. La risposta più o meno era sempre quella: target numericamente troppo basso, costi eccessivi, anche per quello che poteva riguardare gli eventuali diritti. A proposito di questi ultimi, terrei a precisare che non c'è mai stato verso di ottenere dati chiari ed intellegibili da chi di dovere: con atteggiamento a mio giudizio sconcertante, chi mi rispondeva (spesso non avevo nemmeno risposte) si limitava a dire che dovevo prima trovarmi un editore e che fosse pure importante, non mi si dava nemmeno la possibilità di una pubblicazione con i miei mezzi. Di solito si dice che "piuttosto che niente è meglio il piuttosto": se veramente "U.F.O." era così poco considerato in Italia, tutto sommato avrei potuto contribuire a smuovere un po' le acque. Invece si applicava il principio del "o tutto o niente". L'offerta più generosa che ho ricevuto è stata una pubblicazione (ovviamente a gratis) su un sito che trattava l'argomento (non faccio nomi). Essendomi rassegnato a non ricavare nulla in senso economico dal mio lungo lavoro (inutile fare gli ipocriti: personalmente non credo a chi dichiara di immolarsi per la causa), tanto vale che faccia tutto da solo e su un sito che almeno sia mio. Dichiaro che il mio scopo è puramente divulgativo, e se qualcuno vuole chiedermi conto di diritti e cose simili, si accomodi: forse, finalmente, sentirò qualcuno parlare chiaro. |
QUALCHE PRECISAZIONE Nello scrivere questi 26 racconti, ho voluto essere il più fedele possibile. Ovvero, non mi sono lasciato andare a strani voli di fantasia ed interpretazioni troppo arbitrarie delle trame e dei personaggi. In altre parole, il mio lavoro non ha nulla a che vedere con quello di Robert Miall, recentemente pubblicato, il quale probabilmente è partito dalle prime stesure dei soggetti e non dal prodotto finito, spesso molto diverso. Mi vengono i brividi se penso che esiste una "collega" americana la quale è partita dal medesimo lavoro e ha scritto gli episodi rimanenti (Miall ha coperto solo una minima parte) con le medesime modalità, ovvero un po' troppo liberamente. Come detto sopra, ho preso in parte a modello i libri di "Spazio: 1999" della AMZ per quanto riguarda l'impaginazione del prodotto: il testo non mi ha mai convinto del tutto. Come modello di "riduzione narrativa" il mio esempio da seguire sono gli episodi di "Star Trek" adattati da James Blish e pubblicati in Italia nel lontano 1978 dalla Mondadori con il titolo "La pista delle stelle": fedeli alle storie originali, stile sobrio ed efficace. Solo ad una tentazione non ho saputo resistere: quella di eliminare ogni riferimento temporale. "U.F.O." era ambientato nel 1980, che al momento di produrre la serie sembrava un' epoca futura, adesso si parla di 26 anni fa... I fans e i conoscitori della serie sicuramente sono affezionati a quest'idea di "futuro retrò", ma io ho (avevo...?) l'obbiettivo più ambizioso di divulgare queste storie anche presso chi la serie non l'aveva mai vista: quindi, occorreva eliminare questo che per me rischiava di essere un piccolo handicap (basti pensare che c'è gente che rifiuta di vedere film con più di 10 anni di vita...). Ebbene, eccovi i miei racconti: spero abbiate voglia di leggerli e che vi piacciano. |