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E adesso si torna a Gerry Anderson. In Italia Gerry Anderson è conosciuto, generalmente, grazie a "U.F.O." e "Spazio: 1999". Di "U.F.O." ho offerto un'abbondante rassegna, anche perché l'idea dei fotoracconti era nata proprio da lì. E adesso vediamo un episodio di "Spazio: 1999", per la precisione della prima serie. Il distinguo è importante, in quanto le due stagioni di questa serie erano molto diverse tra loro: la prima, prodotta insieme all'italiana RAI (incredibile ma vero...) era piuttosto curata nelle sceneggiature, non mancava di spunti originali ed era fin troppo "seriosa"; la seconda invece, supervisionata dal produttore americano Fred Freiberger, indulgeva troppo nell'alleggerimento delle situazioni, con risultati ai limiti della sit-com. Questo specifico episodio è, secondo molti, uno dei più memorabili nonché dei più agghiaccianti: il "drago" del titolo procura una fine orribile a tutti coloro che lo incontrano. Magari non tutti possono essere d'accordo: ho conosciuto persone che sghignazzavano allegramente alla visione di questo episodio, aggiungendo commenti ironici sulla qualità degli effetti speciali. Tuttavia non dobbiamo dimenticare che si tratta di un prodotto girato nel 1974: se pensiamo alla tecnologia di quell'epoca, tutto sommato la creatura mostruosa era molto ben realizzata e decisamente originale nel suo genere. Personalmente ricordo che la prima visione di questo episodio mi lasciò veramente sgomento, e la visione in bianco e nero (la TV a colori a quei tempi era ancora per pochi...) ne accentuava ancora di più l'effetto. In ogni caso il tutto era abbastanza "politicamente scorretto", alla faccia di chi continua a sostenere che Anderson produceva solo banali serie per bambini (e tanto per capirci, quasi tutti i DVD di "Spazio: 1999" sono contrassegnati dal bollino giallo...). Molti spettatori devono averla pensata come me, perchè al momento di realizzare la seconda serie i produttori tennero presente l'enorme popolarità del mostro apparso in questa storia, e ritennero opportuno infestare di mostri la seconda serie... purtroppo i risultati furono alquanto diversi. Molto interessanti tutte le "guest star" dell'episodio. La principale è l'italiano Gianni Garko, attore di spaghetti western e apparso anche nel film "Il compagno don Camillo". Essendo la serie co-prodotta dalla RAI, era stata inserita una certa quota di "guest stars" italiane: in altri episodi sono apparsi Giancarlo Prete, Orso Maria Guerrini e Carla Romanelli. Michael Sheard è apparso in vari film e telefilm (dove, curiosamente, faceva spesso una brutta fine...). Possiamo citare alcuni episodi di "Doctor Who", poi è stato l'ammiraglio Ozzel in "L'Impero colpisce ancora" e addirittura Hitler in "Indiana Jones e l'ultima crociata". Susan Jameson è un'altra attrice televisiva, si può citare una sua apparizione in un episodio di "U.F.O.". Barbara Kellerman invece è apparsa nel film TV "The Quatermass conclusion". Infine Douglas Wilmer è apparso in un episodio di "U.F.O.". Veniamo alla trama dell'episodio. Tony Cellini, uno degli astronauti di Alpha e grande amico del comandante Koenig, in preda a un incubo cerca di fuggire con un'aquila per destinazione ignota. Cellini era stato un astronauta di prima grandezza, e le sue qualità tecniche ed umane erano state paragonabili a quelle di Koenig. Ma il disastro della missione Ultra, di cui era stato comandante e poi unico superstite, lo aveva sconvolto per sempre e nessuno aveva mai creduto alla sua versione dei fatti, in primo luogo la dott. Russell. Nemmeno di fronte ad un gesto così sconsiderato Koenig rinuncia a difendere l'amico, e quando Alpha incrocia un misterioso cimitero di astronavi aliene, uguale a quello descritto da Cellini al ritorno dal pianeta Ultra, per Koenig è l'occasione di chiarire per sempre il mistero di quella missione, e per Cellini la possibilità di riabilitarsi e affrontare il suo incubo. Occorre però far notare una enorme svista... degli sceneggiatori della seconda serie. La vicenda di questo episodio è ambientata 887 giorni dopo l'abbandono dell'orbita terrestre (avvenuta, ricordiamolo, il 13 Settembre 1999), ovvero il 6 Febbraio 2002. Ma poi l'idea del "diario medico" della dott. Russell venne ripresa nella seconda serie e ne divenne la costante, e il primo episodio della seconda serie avviene... il 20 Agosto del 2000, 535 giorni (quasi un anno e mezzo) prima! Se i protagonisti della serie fossero stati gli stessi, si sarebbe potuto passare sopra a tutta una serie di differenze nell'abbigliamento e nell'ambientazione... ma invece "Il dominio del drago" dovrebbe avvenire dopo 7 episodi della seconda serie, nella quale ben tre protagonisti del cast precedente sono spariti, sostituiti da diversi altri... e questo è solo un esempio dell'abbassamento qualitativo della seconda serie, e purtroppo oggi molti giudicano "Spazio: 1999" solo in base ai deludenti risultati di quest'ultima... Buona lettura. AVVERTENZA: Per leggere i fumetti è necessario Acrobat Reader. IL DOMINIO DEL DRAGO |
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